Il tempo con il suo incedere lento chiude il sipario alla memoria Tiro le tende le strappo con forza Voglio ricordare chi eri Voglio ritrovare i tratti del tuo volto Voglio risentire le tue pacate risate Voglio non perderti nelle nebbie del tempo Voglio anche soffrire far sgorgare lacrime ma voglio Ricordarti come eri Lotto con il tempo....mi fermo a riflettere su chi esso sia Un unguento che cicatrizza le ferite per proteggerci O un despota che uccide i ricordi.... Io continuo a fare a pugni con esso Per non dimenticare le pacate risate....i tratti del tuo volto.....Felice di spedire una lacrima fino al cielo Con la sommessa speranza che sia fonte di vita Per te
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Visualizzazione dei post da luglio, 2020
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All’ombra di un cedro un gruppo di buona gente consumava un frugale pasto Più in là gli attrezzi di un semplice lavoro facevano da cornice Rivedo i miei avi in procinto di sollevare le zolle di un duro lavoro Più in là pie donne cantavano canzoni… melodie vecchie nel tempo Bambini vestiti in tuniche bianche attendevano il pasto in devota armonia
Che dire di lei
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Che dire di lei…. che aveva un dolce sorriso e che I tratti del suo viso erano belli? Che domava la sua chioma con forcine di ferro e che la mattina scioglieva i suoi lunghissimi capelli per attorcigliarli in una treccia simile ad una fune.. che aveva un pudore tanto forte da allontanare da essa gli sguardi… che amava il silenzio più della confusione che per lei le parole erano superflue e che I silenzi erano oro puro…. che dire di lei che non esultava per un successo e che ogni insuccesso non fosse poi così tragicamente definitivo…. che dire che semplicemente era mia madre!